sassoferrato, 1° ottobre – 13 novembre 2016
La 66^ edizione della Rassegna Internazionale d’Arte/Premio “G.B. Salvi”, in programma dal 1° ottobre al 13 novembre 2016, si conferma come evento di assoluto rilievo nel pur vasto panorama nazionale delle arti visive, per la presenza di grandi Maestri, di autori di consolidata esperienza e di giovani talenti emergenti, sia italiani che stranieri. Il prestigioso evento espositivo ospita, come consuetudine, opere di pittura, scultura, illustrazione, grafica, fotografia e altre forme espressive.
Curata dagli storici dell’arte Nunzio Giustozzi e Daniela Simoni, la rassegna è intitolata “MATERIA E SEGNO – La profondità della leggerezza” con uno sguardo particolarmente attento alla ricerca condotta nell’età moderna e contemporanea tra umanesimo e astrazione, tra natura e idea, tra purismo e sperimentazione, soprattutto in ambito scultoreo.
Questa edizione è articolata su cinque sezioni dislocate in quattro sedi espositive: la mostra storica “Grandi scultori del ‘900: Pericle Fazzini ed Edgardo Mannucci” a Palazzo degli Scalzi; la personale dell’artista omaggiato, lo scultore ascolano Giuliano Giuliani nella suggestiva chiesa di San Michele Arcangelo; “Grafismi”, la mostra omaggio al fotografo Eriberto Guidi nella chiesa di San Giuseppe; gli artisti in concorso, fuori concorso e quelli invitati nella sezione “Tendenze del Contemporaneo” a Palazzo della Pretura.
Nello spirito e nella tradizione del Premio Salvi l’arte marchigiana è indagata in un’ottica di internazionalità, riflettendo particolarmente sul valore che le radici hanno per i grandi artisti che questa regione esprime oggi come in passato.
Paradigmatico in questo senso è l’esempio di due punte di diamante della scultura del Novecento, Pericle Fazzini ed Edgardo Mannucci: il loro percorso si snoda tra le Marche e Roma dove si sono conosciuti negli anni trenta. Entrambi rimarranno comunque legati alla loro terra, tanto che Fazzini, riferendosi alla sua Grottammare, affermava “Ho pensato alla scultura con l’Adriatico addosso”, mentre Mannucci, originario di Fabriano, dopo aver vissuto lungamente a Roma, torna negli ultimi anni nella sua casa di Arcevia. Se Fazzini non rinuncerà mai alla figurazione rinnovando il linguaggio plastico attraverso un nuovo concetto di energia, di vitalità, di proiezione della figura nello spazio fino a ripensare radicalmente il concetto di monumentalità, Mannucci, pur muovendo da soluzioni novecentiste approderà a una originale scultura informale dapprima segnica e poi materico-gestuale, in cui domina lo studio del colore, della luce, e ancora dell’energia.
La mostra propone un dialogo tra le opere dei due Maestri, aspetto finora poco indagato dalla critica. Grazie alla generosa disponibilità degli eredi sarà possibile ripercorrere in parallelo una sintesi dei due iter creativi attraverso opere meno note e qualche inedito e capolavori tra i quali l’Autoritratto (1931), Giovane che declama (1937-38), Sibilla (1947) e il bozzetto per il Cristo Risorto della Sala Nervi (1970-75), alcune matrici e disegni mai esposti per quanto riguarda Fazzini; della vasta e articolata produzione di Mannucci alcuni bei ritratti giovanili, il busto in bronzo di Altea (1946), il pressoché coevo Studio di testa policromo di sapore post-cubista, e poi una scelta diacronica di spirali, piastre, cerchi, idee fino alla trasparente Idea n. 46 realizzata del 1986, anno della morte dell’artista di cui questa mostra vuole celebrare il trentennale.
palazzo della pretura
tendenze del contemporaneo
Ezio Bartocci, Vivianne Bou Kheir, Sauro Cecchi, Monica Ferrando, Pino Guzzonato, Raimondo Rossi, Luis Serrano, Marilena Sutera, Luigi Toccacieli.
artisti in concorso
Gaetano Alfano, Walter Angelici, Iuliia Baziaeva, Rodrigo Blanco, Giulia Carioti, Estelle Casali, Giulio Catelli, Giuliano De Minicis, Marco Filicio, Alessandro Gagliardini, Yang Gao, Katia Gigli, Francesco Gioacchini, Lucia Lacopo, Cristina Lanotte, Saverio Magno, Giulia Maponi, Francesco Mori, Hisako Mori, Michele Omiccioli, Barbara Passeri, Miriam Passeri, Giordano Perelli, Emanuela Perpignano, Timoteo Sceverti, Federico Sinatti, Claudio Spoletini, Serena Vallese, Corrado Virgili, Yi Xie.
artisti fuori concorso
Paride Bucco, Alessandro Lacchè, Filippo Venturi.