Metafisica urbana
Le città sono più di semplici spazi abitati: nascondono pieghe dimenticate, angoli trascurati e frammenti di realtà che sfuggono allo sguardo distratto.



“Metafisica urbana” è un’esplorazione fotografica che trasforma questi dettagli in visioni irreali, distorte e aperte a infinite interpretazioni.

Nei muri scrostati, nelle crepe dell’asfalto, nei riflessi inattesi e nei giochi di luce tra edifici abbandonati, emergono composizioni che trascendono la realtà fisica e suggeriscono dimensioni altre.



Lo spazio urbano diventa così un territorio enigmatico, dove il degrado si fa arte e il caos assume una forma estetica capace di evocare sensazioni di sospensione, mistero e trascendenza.




Attraverso la decontestualizzazione e la rilettura visiva, il progetto invita lo spettatore a perdere l’orientamento, a lasciarsi trasportare in una città parallela, sospesa tra sogno e materia.




L’interpretazione diventa un atto personale: un muro sgretolato può sembrare una galassia lontana, una pozzanghera può aprire varchi in dimensioni sconosciute, un gioco di ombre può evocare la presenza di qualcosa di immateriale.



“Metafisica urbana” è un’indagine sull’invisibile, un viaggio attraverso il volto nascosto della città, dove il confine tra realtà e astrazione si dissolve, lasciando spazio all’immaginazione e alla contemplazione del sublime nell’ordinario.
