L’altra metà di noi
Davanti a me. Viso illuminato a metà, l’altra metà persa nell’ombra, come se anche tu avessi una parte segreta che solo il mare può conoscere. Mani che scivolano sul corpo, l’acqua che si insinua tra le dita, le gocce che cadono e si confondono col sale. Ogni cosa è più intensa qui.

Il sapore è del mare, del sale che si deposita sulle labbra, della notte che avvolge tutto. Il desiderio si espande dentro di noi come la marea che sale illuminata da fasci argentei di luci e riflessi. Le mani esplorano, cercano e trovano. La pelle bagnata amplifica ogni carezza, è un punto d’incontro tra il caldo e il freddo. Pelle e acqua, volontà e abbandono.


Metà di noi è illuminata dalla luna, un’immagine di due corpi che si cercano. L’altra metà sommersa, è ancora più vera. Lì, sotto la superficie, esistono solo il contatto e il desiderio. L’acqua nasconde, e amplifica. È la parte che non si vede, quella più profonda, più istintiva, dove il pensiero si dissolve e restano solo sensazioni.


In questa notte che sembra infinita, non c’è più un prima e un dopo.
